Il messaggio dell’8 marzo di quest’anno ci sembra doveroso e giusto rivolgerlo a tutte le donne in prima linea sul fronte delle varie guerre sparse per il mondo ed in particolare alle donne ucraine.

Lo facciamo condividendo il pensiero ed il ringraziamento di una loro connazionale Olena Zelenska.

“…in Ucraina ci sono 2 milioni di donne in più rispetto agli uomini. La nostra attuale opposizione ha un volto particolarmente femminile. Mi inchino a voi incredibili combattenti.

Quelle che combattono nei ranghi delle forze armate e quelle che si arruolano nella difesa. Coloro che curano, salvano, nutrono. Volontarie che trovano tutto ciò di cui hanno bisogno per questo. E a chi continua a fare il solito lavoro, in farmacia, negozi, trasporti, utilities, perché la vita vada avanti e vinca. Quelle che portano i bambini nei rifugi ogni giorno senza panico e li intrattengono con giochi e cartoni animati per salvare le menti dei bambini dalla guerra. Quelle che partoriscono nei rifugi antiaerei…”

Nondimeno auspichiamo una grande e profonda riflessione sulla violenza quotidiana sulle donne; sui giudizi misogini, sulla prevaricazione del potere maschile. Tutti coloro che non condannano e in vario modo giustificano la violenza sulle donne sono corresponsabili.

La violenza non può né deve MAI essere deresponsabilizzata.